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Inchieste |
Primo maggio 2010
Parlare di festa dei lavoratori nel pieno della più grande crisi economica, finanziaria e sociale dopo quella del 1929 (la prima crisi realmente globale) è abbastanza difficile. Molti esperti di economia ed istituti internazionali hanno ricostruito le origini, i processi e le responsabilità di questa situazione; sicuramente non si uscirà dalla crisi né domani né dopodomani: essa è destinata a pesare sul nostro futuro e, soprattutto, su quello delle nuove generazioni. Poiché uno dei valori fondanti della nostra Carta costituzionale è il lavoro e il 1° Maggio si celebra la festa dei lavoratori, ci sembra doveroso ricordare i tanti problemi di oggi e le realtà nelle quali si trovano quotidianamente tanti cassintegrati, licenziati, disoccupati, inoccupati, precari, giovani senza una prospettiva di occupazione, lavoratori in mobilità, migranti che perdono il lavoro e la possibilità di restare nel nostro Paese, laureati che hanno studiato, hanno competenze, talento e sono costretti ad andare fuori dall’Italia per lavorare a un progetto di ricerca, l’elenco dei senza lavoro potrebbe continuare ancora. I dati pubblicati dall’ISTAT (Rilevazione sulle forze di lavoro nella media del 2009 diffusa proprio in questi giorni) confermano un quadro sconfortante, specie per il Sud e la nostra isola: la Sardegna insieme alla Sicilia e la Campania è la regione con il tasso di disoccupazione più alto d’Italia. Sempre secondo l’ISTAT, c’è stato un incremento del tasso di disoccupazione giovanile, passato dal 21,3% del 2008 al 25,4% nel 2009. Anche in questo caso a livello territoriale le regioni meridionali mostrano i livelli di disoccupazione più alti, soprattutto Sardegna, Sicilia e Basilicata (con valori pari rispettivamente al 44,7%, 38,5% e 38,3%).
Se, come scrisse Giuseppe Di Vittorio, “le classi lavoratrici sono la democrazia e sono lo Stato”, allora dedichiamo ai (non)lavoratori appartenenti alle categorie elencate sopra - anche loro sono la democrazia e sono lo Stato - una breve storia delle origini della FESTA DEL LAVORO.
aemme
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